Fare da capo

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Qualche settimana fa è terminato il supporto per Adobe Flash.

Questa cosa, che in generale ha poco a che vedere con me, ha però segnato la fine di questo sito per come era e per come è restato per tanti, tanti anni.

Sviluppato ormai venti anni fa dalla bravissima Monia Zuffi, amica e all'epoca vicina di casa, quando abitavo a Montespertoli, era stato realizzato appunto in flash, tecnologia allora all'avanguardia che ne ha però, in questi anni, impedito sempre più la fruizione.

Per la grafica, Monia si era basata sul lavoro svolto dal bravissimo Andrea Del Sere, che si era ispirato, per quello che era diventato il mio primo biglietto da visita, ai miei lavori fotografici di allora (dato che ormai non fotografo quasi più).

Quando lo avevo visto, il biglietto, ero rimasto perplesso per quell'intreccio di linee, forse raggi sparati da artiglierie contrapposte, forse palazzi prossimi al collasso. Era il duemila e sarebbe facile, oggi, farsi tentare da attribuzioni profetiche, fatto sta che in quell'immagine si stagliava un occhio, navicella aliena a testimoniare la caducità di quelle ambizioni verticali.

Emergenze, le aveva chiamate, spiegandomi e con questo intendendo, credo, sia l'innalzarsi di quelle verticalità che mi affascinavano allora come oggi, sia il senso di urgenza e di pericolo che l'intervento dell'uomo, centrale nei miei lavori, gli suggeriva.

Come spesso accade l'opera, vivendo vita propria, aveva suggerito a chi la osservava più di quanto avesse inteso l'autore.

Oggi, nella esigenza di rimodellare questo contenitore perché diventi altro e di più, voglio recuperare quella immagine di Andrea su cui Monia aveva realizzato il sito di allora.

Il telefono, ovviamente, non è più quello da molti, molti anni e anche rimodellarne il suono sulle labbra chiuse suggerisce automatismi ormai scomparsi. Era il mio numero, quel numero non ero io.

Cominciamo con le cose nuove.